da
tonymanero
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19.11.2017, 2:00
Sarebbe bello (ma so che è un utopia) intavolare un discorso sul perchè certa gente sente tutta questa "urgenza" di viaggiare e andare in ogni dove cercando di esplorare l'esplorabile.
Se eliminiamo, infatti, le gite "sessuali" (dai, lo sappiam tutti che specie i single viaggiano al 90% per cercare l'effimera avventuretta in giro per il globo terraqueo...I maschietti vanno in Brasile, a Cuba, in Thailandia, le femminucce in Spagna, in Marocco, alle Bahamas, a Santo Domingo.... gli omosessuali in Grecia, in Turchia... i pedofili in Vietnam, in Thailandia eccetera...), vedo che molte persone viaggiano più per un impulso a "viaggiare" che non per "conoscere".
Si, perchè se uno vuol conoscer bene una civiltà diversa dalla sua oggi come oggi "viaggia" meglio a casa di fronte al suo personal computer potendosi (letteralmente) immergere in un mondo anche virtuale che dal vivo sarebbe impossibile da gestire.
Penso solo a chi va in certi paesi e si sofferma immancabilmente solo nei luoghi turistici per mille motivi.
Faccio un esempio: oggi come oggi "tutto il mondo è paese" come si suol dire. Se vado, che so, a Mosca, a Tokio, a Shangai, a New York, a Pechino, a Monaco, a Parigi...beh... ci trovo quasi sempre le stesse cose.
Per vivere le vecchie tradizioni, gustare i tipici sapori, apprendere le varie culture, non si può farlo con un giro del metrò o col solito tour guidato.
In Cina si dovrebbe andar in qualche paesino sperduto delle campagne, in Africa presso qualche tribù selvaggia, al Polo Nord farsi ospitare da qualche eschimese imboscato.
In Russia far un selvaggio tour nella steppa, in America ciappar su una vecchia automobile USA e farsi tutta la Route 66 coast to coast (costi quel che costi).
Invece tutti si limitano ad appoggiarsi ai soliti tour operator che ti propongono viaggi che ...potresti benissimo replicare a poche decine di chilometri da casa magari,
Conosco una famiglia che, malgrado un debito peggiore di quello dello Stato Italiano, si permette il lusso ogni anno almeno di farsi due o tre viaggi all'estero.
Poi cosa fanno? Vanno a Bruxelles a mangiare tagliatelle al ragù e bere birra Moretti (!!!), se ne scappano in Francia e pasteggiano con pane e mortadella acquistati da Auchan bevendo espresso italiano e cercando i babà.
In Grecia pasta col pesto, in Spagna cercano la cotoletta alla milanese.
Ommioddio! Ma che viaggi sono questi? Solo per poi poter postare il misero selfie davanti a qualche scrauso monumento?
Conosco anche viaggiatori che "scappano": escono dall' Italia sperando di trovar chissà cosa.
Tranne poi tornarsene in fretta con le pive nel sacco perchè, you know, tutto il mondo è paese.
Io, tanto per parlar di me, non ci tengo a viaggiare.
Sto così bene a casa mia (casa inteso come luogo di nascita e dintorni, non per forza la stanza dove abito!) che non ci penso proprio a fare stupide processioni in giro per il pianeta.
Niente code al terminal, niente vaccini strani, niente spese di mance extra (Adoro le crociere! Quanti polli acchiappano che si macerano le scatole per giorni su una nave a vedere stupidi spettacolini preconfezionati, mangiando cibi che manco alla mensa Fiat e navigando tutta notte per poi finire di giorno in un importante - o meno - meta turistica solo per scoprire che hanno tot ore per un veloce giro nei pressi del porto se non voglion esser lasciati a terra alla partenza del barcone....) e niente valigie extradimensionali.
Se proprio voglio vedere apro Google Earth e mi immergo in qualche località (bellissima cosa la Street View) o giro il mondo con siti dove ho dei filmati interattivi a 360 gradi.
Ascolto musiche straniere, sento parlare in altre lingue, provo ricette tipiche, vedo documentari interessantissimi: mai nella vita in un viaggio potrei accumulare sensazioni ed informazioni come adesso online.
E poi...se proprio voglio fare una bella gita....ho tutta la mia Italia (del Nord) da visitare.
Già per girare la mia regione e capirne qualcosa non basterebbe una vita intera. Figuriamoci tutto il resto.
Motto di Tony Manero: "Chi lascia la strada vecchia per la nuova non sa quel che lascia...ma non sa nemmeno quel che trova!"
Per dire: tutti questi "viaggiatori" son sicuri di conoscere a fondo il loro circondario, il loro retaggio culturale?
Io dico di no.