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Tutti noi, chi piú chi meno, ci siamo trovati nella situazione di dover chiedere scusa a qualcuno per un errore che abbiamo commesso. Puó essere una parola malinterpreatata, uno sgarbo subito, la negazione dell´aiuto nel momento del bisogno e molto altro ancora.
Innanzitutto, da un punto di vista relazionale, le scuse servono a ripristinare l´equilibrio iniziale antecedente all´evento x che ha rotto (almeno temporaneamente) il rapporto paritetico tra la persona A e la persona B. Infatti, se la persona B ha sbagliato e commesso un errore riconosciuto da A, quest´ultimo si troverá in una posizione superiore all´altro. Sará compito di B, tramite l´atto delle scuse, di riportarsi alla situazione iniziale, ovvero ad un rapporto paritario.
Inoltre non é da sottovalutare la differenza tra mi dispiace e scusa: molti sostengono che il primo non basti, ovvero ci si puó dispiacere dell´accaduto senza, tuttavia prendersene in qualche modo la responsabilitá. Responsabilitá che si abbraccia, invece con l´espressione scusa, piú completa e necessaria per il completo ritrovamento della pace iniziale. Spesso ci si trova davanti ad un vero e proprio muro e l´altro non ascolta ció che avete da dire. Ma state facendo tutti i passi necessari per essere ascoltati e perdonati?
1. Comprendere
Se dovete chiedere scusa, significa che un errore l´avete commesso e c´é stato. Pertanto scusarvi di averlo commesso senza averlo pienamente compreso non sarebbe sensato. Piuttosto di scusarvi per qualcosa che non sapete, prendetevi del tempo per ragionare sull´accaduto, riflettere sulle fasi del diverbio e soprattutto dovrete veramente accettare l’idea che avete sbagliato e dovrete individuare il come.
2. Il come piuttosto che il cosa
Alla base di questo principio, conta di più il modo in cui diciamo le cose che il contenuto di ciò che comunichiamo. E´ inutile dire che dovrete essere convinti di quello che state dicendo e state certi che se state recitando la classica frase di scuse a memoria, l´altro se ne accorgerá. Guardare negli occhi l´altro e aprire il cuore, parlare con calma senza artifici, ma con semplicitá.
3. No alle ginocchia
Va bene il mea culpa, assumersi la responsabilitá e chiedere perdono ma in ginocchio MAI nemmeno se state cercando le chiavi di casa sotto il divano. Benché la ragione può essere comprensibile, è un comportamento esasperato che manca di equilibrio e dignità. Ricordatevi che oltre alla colpa, la persona a cui state chiedendo scusa si aspetta di trovare un uomo o una donna che dispone di certe caratteristiche.
Stesso discorso vale anche per regali pomposi che non rientrano in un comportamento normale. Se avete sbagliato, l’altro si aspetta un cambiamento comportamentale, non una manifestazione pirotecnica che invece apparirà come una sviolinata fasulla volta a spegnere i dardi infuocati. Meglio una lettera con punti precisi che intendete cambiare del vostro modo di agire piuttosto che un gioiello o un viaggio alle Mauritius. Se volete fare dei regali, meglio farli dopo e in modo continuativo.
4. Terze parti
Un errore – purtroppo – molto commune in casi di litigi tra persone che non si parlano é quello di includere amici/parenti sperando di risolvere. Tuttavia, l´intrusione di un personaggio C nel diverbio tra A e B non solo non aiuterá nella risoluzione della lite ma peggiorerá ulteriormente la situazione rendendo ancora piú difficile.
Cartellino rosso perció per chiamare l´amico di lui/lei e farvi aiutare. Inoltre, il coinvolgimento della terza persona é anche una violenza che state infliggendo all´altro, perché non ha potuto prendere parte al processo decisionale dell´inclusione.
5. Agire
Potete chiedere “cosa potrei fare per rimediare?” oppure direttamente farlo. Avete rovinato una camicia preziosa in lavatrice? Ordinatene subito una nuova. Magari il vostro partner non la potrá scegliere in prima persona secondo suo gusto, ma avrete dimostrato intraprendenza, proattivitá e voglia di recuperare.
Questa opzione non é sostitutiva alle scuse vere e proprie. Le scuse sono e rimangono un passaggio obbligatorio, a cui potete aggiungere, nel caso sia qualcosa di facilmente rimediabile, la riparazione dell´accaduto. Occhio a non cadere nella trappola del dover recuperare a tutti i costi: se il vostro errore ha coinvolto altre persone, per riparare é meglio parlarne con l´altro prima, in modo che possiate prendere una decisione concorde in merito.
EMILIA31, 03.12.2015