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“Il compito piú arduo che affrontano i bambini é quello di imparare le buone maniere senza vederle applicate dagli adulti.”
(Fred Astaire)
Dal momento che tutti i giorni, qui sul nostro Club 50plus, siamo a volte di fronte ad una scortesia estrema, abbiamo lavorato su questo tema. Alcuni utenti, a volte molti, si rivolgono allo staff per supporto, senza salutare o ringraziare. Spesso viene impigato un tono estremamente sgradevole, che mostra un palese disprezzo per il nostro lavoro. Infatti, le domande vengono poste in modo aggressivo e in presenza di un problema non c´é il beneficio del dubbio che l´utente possa non aver a pieno compreso l´utilizzo della funzione, ma bensí é sempre dipendente dal sito stesso. Per non parlare di certe conversazioni sul forum, blog, chat che si “infuocano” piuttosto facilmente.
Per secoli la cortesia e la buona educazione é stata di primaria importanza nella societá. Al giorno d´oggi è vista come un obbligo, o anche una sorta di ipocrisia sociale, a cui si é costretti in certe situazioni ma spesso, purtroppo, non viene spontaneamente.
Grazie e per favore
Dire “grazie” quando ricevete qualcosa da qualcuno e ricordarsi di pronunciare la parola magica “per favore” quando chiedete qualcosa non dovrebbe essere mai essere dato per scontato. Purtroppo sono parole sempre meno usate con spontaneitá e sempre piú pronunciate con sforzo e fatica. Le persone impiegate in professioni a contatto con il pubblico dichiarano sempre piú spesso: “il cliente va di fretta e purtroppo dimentica le buone maniere”.
Un bar di Milano ha recentemente appeso questo cartello:
“Un caffé”: 6€
“Un caffé, per favore”: 3,50€
“Buongiorno, un caffé, per favore” 1,20€
E´stato fotografato talmente tante volte che é ha avuto un successo immediato sui social network subito diventato virale in rete. Cambierá l´attitudine da domani in quel bar e in tutti i bar d´Italia? Non lo sappiamo, ma sicuramente avrá fatto soffermare piú persone sull´uso di quelle parole e sará stato uno spunto di riflessione – forse – da applicare in tutti gli ambiti della vita.
Una cortesia minima
La gentilezza é al centro della ricerca dello specialista di comunicazione e retorica Bertrand Buffon, autore di un saggio intitolato "Il piacere della gentilezza". Nel saggio indaga sulla natura della gentilezza come arte della relazione tra gli uomini e come strumento per sapersi orientare con intelligenza e sensibilità negli orizzonti sempre più vasti della civiltà globalizzata.
"Non si può mai del tutto abbandonare la cortesia, ma ci sono momenti nella storia in cui è più importante di altri, osserva Dominique Picard, psicologo e autore di due libri sul tema. In un periodo di grande instabilità per il futuro, ne ha ancora più bisogno. "La cortesia, infatti- spiega - è da un lato un sistema un po' formale delle regole (come apparecchiare la tavola, qual é il miglior modo per salutare formalmente ...). Ma è anche e sopratuutto l'olio che agevola gli ingranaggi delle relazioni sociali e ciò che rende possibile la convivenza con il rispetto reciproco in modo che ognuno abbia il proprio posto.
La cortesia é quella che vi dá un freno quando la spontaneitá assoluta non é una scelta socialmente praticabile. Ad esempio quando vi alzate al mattino di cattivo umore, non potete mandare a quel paese il malcapitato che vi saluta sulle scale di casa :-)
La netiquette
Con l´avvento di internet, si parla di netiquette, ovvero come applicare la buona educazione che dovremmo avere nella vita reale anche nella sfera online. Qualche esempio? Scrivere tutta la frase in MAIUSCOLO puó essere percepito dal destinatario come un messaggio gridato. Oppure rispettare le tempistiche inevitabilmente dilatate del mezzo di internet rispetto ad un´interazione verbale o telefonica.
Quello che spesso si tende a dimenticare é che quello che non diremmo mai per strada in faccia ad una persona, non dovremmo nemmeno scriverlo sui social network a persone che non conosciamo. In primis perché tutto é rintracciabile, se state scrivendo su Facebook il vostro nome e congnome sono pubblici ed un insulto puó essere perseguito legalmente.
Il web da un lato ci ha reso tutti uguali, quindi in grado di esprimere le nostre opinioni senza limiti, ma é anche vero che il rispetto per chi la pensa diversamente da noi é non solo un diritto dell´altra persona ma anche un nostro dovere nei confronti della societá.
Come scrisse Umberto Eco: “Internet ha promosso lo scemo del villaggio a portatore di verità” cerchiamo pertanto di impegnarci ad essere migliori del sopracitato scemo del villaggio.
Quali sono le regole della buona educazione?
Non essendoci codici comuni intergenerazionali spesso si sono generate incomprensioni. I giovani dicono "I vecchi non ci rispettano” e per anziani ribattono con “i giovani d´oggi non sono educati”. Non é facile arrivare ad un compromesso per trovare e di osservare le regole comuni in una societá in cui l'individuo è in primo piano.
Se ci interroghiamo su cosa sia la cortesia, quello che é importante sottolineare é “il rispetto verso se stessi e gli altri”. Pertanto é necessario che queste regole profonde legate alla gentilezza siano note e comuni. Al di là della diversità dei codici, questi sono i principi fondamentali della buona educazione. Inoltre, non dimenticate che le buone maniere sono un requisito irrinunciabile al successo delle relazioni sociali.
Una persona che non saluta mai, mangia da solo e sbatte la porta in faccia ai colleghi, difficilmente avrá una carriera brillante in azienda, per quanto sia bravo nel proprio lavoro. In amore gioca un ruolo sotanziale perché la gentilezza richiama un sentimento elementare che ci portiamo dentro dall´infanzia e che attiva meccanismi di aperture nei confronti dell´altra persona. Avete presente quando conoscete per la prima volta una persona non bellissima e la vedete subito bruttina, poi con il suo modo di fare gentile, modi cortesi e un sorriso cordiale, la vedete piú bella? E´il vostro cervello che la percepisce piú bella, vi fa abbassare le barriere di sicurezza che normalmente avete con estranei e stabilite un contatto piú confidenziale.
Che ne pensate delle buone maniere? Qual é la cosa che vi fa arrabbiare nella mancanza di educazione? Conoscevate la netiquette e le sue regole?
Scriveteci le vostre esperienze nei commenti!
Foto: © blantiag - Fotolia.com
EMILIA31, 04.05.2016