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I giorni di festa e di vacanza in arrivo, se li trascorrerete insieme al vostro nuovo partner, potrebbero rivelarsi un banco di prova per la nuova relazione. Conoscendo ancora poco la vostra metà, dovrete fare un po' di attenzione in tema di doni per non rischiare di cadere in errore e regalare una delusione anziché una gioia.
Il regalo
Sembra impossibile che un partner innamorato e attento sbagli un regalo, che ne acquisti uno a caso, o che addirittura dimostri di non conoscere i desideri del destinatario del dono.
Eppure, nonostante scegliere un regalo sembri un gesto semplice e consequenziale al legame d’amore, il dono, o la sua assenza, può diventare una delusione, soprattutto se il rapporto è ancora in fase di rodaggio.
Scegliere un regalo per la persona amata è un atto complesso ed entusiasmante e la scelta dovrebbe avvenire seguendo il proprio cuore in aggiunta alle informazioni su di sé che il partner ha sicuramente seminato nel tempo.
Tra chi dona e chi riceve c’è un legame unico, ogni regalo racconta una storia (tranne ovviamente i “regali senza anima”, quelli che si devono fare, per esempio per sdebitarsi di un favore ricevuto.)
Un regalo racconta l’emozione dell'idea, l'impegno della ricerca di quell'oggetto o di quella edizione rara di un libro o ancora di quella spezia difficilissima da trovare, incarnando il desiderio dimenticato o ancora inespresso dell’altra persona.
Questo non significa che debba avere per forza un prezzo alto, ma il suo significato simbolico sì, deve essere sempre elevato.
Il piacere di regalare.
Nonostante l’impegno, può succedere, più spesso di quanto si pensi, che il regalo ricevuto deluda le aspettative del destinatario. Quel pacco scintillante sotto l’albero che avrebbe dovuto contenere la realizzazione di un desiderio contiene, invece, un oggetto banale che provoca delusione e malumore.
A volte, ad essere sbagliata è la presentazione: un regalo prezioso ma sprovvisto di un bigliettoaffettuoso che perde di valore perché povero di parole, un buono d’acquisto al posto della scelta che la persona amata avrebbe dovuto fare per il partner, una busta con dei soldi, tanti o pochi, non importa, indicano la mancanza di impegno o di voglia nella ricerca di un dono.
In psicologia, l’arte di donare equivale al donare parti di sé: infiocchettate, amabilmente ricercate...diciamo che è impossibile amare senza donare, che siano oggetti o cose simboliche, come il tempo o progetti per il futuro.
E proprio se si è all’inizio di una relazione, si potrebbe scegliere qualcosa di immateriale, come un soggiorno alle terme, una serata in un locale particolare o il biglietto per uno spettacolo speciale, in questo modo creerete esperienze e ricordi comuni.
L’avarizia di cuore e di portafoglio.
Le festività aiutano a capire meglio la vera natura di chi abbiamo scelto di avere accanto e a volte non ci vengono risparmiate delle sorprese.
Abbiamo a che fare con una persona avara?
L’avaro è colui che non dona, che non regala, che non conosce cosa sia la generosità, anzi la teme. L’avarizia è una malattia del cuore, viene spesso confusa con la parsimonia, pur non avendo niente in comune.
In molti casi si tratta di un bambino diventato adulto che serba nel cuore la mancanza di amore, la scarsa cura e i pochi regali ricevuti nella sua infanzia e che quindi non ha idea di cosa significhi realmente amare e donare.
Il regalo è un ponte tra chi dona e chi riceve.
Il regalo, dopo e per sempre (almeno fino a quando non si decide di disfarsene), consente di riportare alla memoria emozioni condivise con il partner: indossando quel maglione ormai infeltrito, ci rifugiamo in un abbraccio sicuro; guardando una bella fotografia incorniciata scattata, ad esempio, durante un viaggio, la mente ricorda le emozioni vissute riportando alla memoria i colori, gli odori e tutte le sensazioni piacevoli ( se non fosse così, probabilmente la foto sarebbe già stata rimossa) legate a quel momento.
In conclusione, il regalo perfetto non dev’essere costoso, così come non è mai troppo economico o di poco valore. Il regalo perfetto è semplice e trova sempre il giusto compromesso. L’importante è che abbia una storia da raccontare.
Buon Natale!
Foto: Alexander Raths/Adobestock
EMILIA31, 21.12.2023