La simulazione del piacere sessuale.

La simulazione del piacere sessuale.

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Esiste qualcuno che, almeno una volta nella vita, non abbia simulato di aver raggiunto l’acme del piacere, la “petite mort”, come dicono elegantemente i francesi?

Si ricorre alla finzione per diverse motivi e, contrariamente agli stereotipi, il tema non riguarda solo le donne perché, ebbene sì, capita anche agli uomini di abbandonarsi a questa "recitazione".

Ma perché fingiamo? Oltre quale limite simulare con il partner diventa un circolo vizioso dal quale è difficile uscire?

 

Perché fingere il piacere?

Il più delle volte le donne e gli uomini fingono di provare piacere o di raggiungere l'orgasmo per gratificare il partner e non ferirne la femminilità/virilità.

Le ricerche più recenti in ambito sessuologico indicano che la percentuale di donne che hanno simulato almeno una volta nella propria vita l’orgasmo è compresa tra il 53 e il 67 % 

Gli uomini simulano più per insicurezza o desiderio di potere e sono in molti a credere ancora che sia tutto loro il compito far godere la propria compagna. In realtà, in una relazione equilibrata e aperta, l’intimità di coppia andrebbe coltivata in un clima di fiducia e complicità, confrontandosi con il proprio partner e co-costruendo una sessualità gratificante per entrambi.

Purtroppo, esistono anche molte coppie in cui uno dei partner (la donna, nella quasi totalità dei casi) si sente obbligata ad adempiere al "dovere coniugale" con un compagno che non desidera o non ama più. I motivi possono essere molteplici: la pressione sociale, la paura di rimanere da sole, di essere tradita, di cadere in una situazione finanziaria precaria, ecc…  In questi casi, la simulazione aiuta a non dover giustificare l’assenza di coinvolgimento con il partner e ad accellerare il raggiungimento del suo acme del piacere terminando il rapporto sessuale quanto più velocemente.

 

Anche gli uomini fingono.

"L'idea della virilità conquistatrice e penetrante persiste nell'inconscio maschile e il fallimento sessuale è ancora qualcosa di cui vergognarsi", afferma il terapista sessuale Alain Héril.

Una visione ristretta rafforzata da secoli di storia. "La sessualità rimane concentrata sull'esperienza maschile. Rimane influenzato dalla descrizione dell'atto sessuale stabilita dai medici nel XIX secolo e nella prima metà del XX secolo: erezione, penetrazione, eiaculazione”.

Questa "trilogia del coito", rappresenta un peso e una stigmatizzazione del ruolo dell’uomo. 

Se nella percezione comune, il falso climax sembra essere di dominio puramente femminile, un sondaggio condotto dall'Università del Québec di Montréal ha rilevato invece che oltre il 25% degli uomini si è trovato a simulare un orgasmo. Secondo i sondaggi, gli uomini fingono per rendere felice la partner, o se non stanno provando grande desiderio e piacere, o ancora, se hanno bevuto troppo alcol o, infine, perché in quel momento rappresenta la soluzione più facile per ritirarsi da una situazione insoddisfacente senza dover fornire troppe spiegazioni.

Nella nostra società, infatti, il calo del desiderio maschile è spesso associato a un fallimento della virilità e della mascolinità e rappresenta effettivamente ancora un tabù. Il culto della performance è decisamente duro a morire.

Se per le donne è sufficiente emettere qualche sospiro o gridolino al momento giusto, per l’uomo la simulazione presenta qualche problema in più poiché l'orgasmo molto spesso coincide con l'eiaculazione. 

 

Il circolo vizioso della simulazione e come uscirne.

Fingere l’orgasmo può rappresentare una soluzione innocua se vi si ricorre in circostanze particolari, tuttavia, se reiterata, può divenire un’abitudine pericolosa, soprattutto all’interno di una relazione di coppia.

perché si rischia allontanarsi sempre più dalla capacità di godere, rischiando di bloccarsi per sempre.

Un ruolo rilevante, nello spiegare il ricorso alla simulazione dell’orgasmo, lo giocano le variabili relazionali. In altre parole, le donne fingono di più l’orgasmo nelle relazioni in cui sono meno soddisfatte sia da un punto di vista del piacere fisico ottenuto, sia dell’affettività e dei sentimenti reciproci in gioco. Una pratica volta principalmente a confermare le aspettative del partner e la propria immagine femminile. Vivere con questa "bugia" rischia però nel tempo di allontanare la coppia.

Come uscire da questo circolo vizioso? La soluzione più semplice sarebbe parlarne con il partner.

"Se la simulazione del climax rimane un fatto sporadico senza impedire un dialogo sereno all’interno della coppia, non c’è da preoccuparsi. Ma se questo desiderio di gratificare il proprio partner all'inizio può sembrare innocua, con il tempo può portare al complicarsi sia della relazione attuale che di quelle a venire", avverte Claire Alquier, terapeuta di coppia.

"È un inganno che mettiamo in atto nei confronti dell'altro, ma anche nei confronti di noi stessi. La simulazione rimane un sintomo di una difficoltà di dialogo. Se è ormai normale sentire parlare di sessualità sui media, nell'intimità delle coppie, rimane un problema". Aggiunge poi: "Se si smettesse di considerare soddisfacente un rapporto sessuale solo se si è concluso con un orgasmo o un'eiaculazione, probabilmente si arricchirebbe molto l’immaginario erotico degli uomini e delle donne”.

 

In ogni caso, gli specialisti sono di parere unanime: si può fare l'amore senza penetrazione e senza orgasmo, pur provando molto piacere.

E se fosse proprio questo il senso della parità a letto? Godere o non godere, senza comunque sentirsi in colpa.

 

 

Foto: tugolukof/Adobe Stock

 

EMILIA31, 06.05.2021