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Avrete notato come la „zona di comfort“ stia diventando un argomento sempre più attuale nella nostra società. Ma cosa si intende con questa locuzione?
Per tutti noi è certamente importante vivere in un mondo fatto di abitudini che ci fanno sentire sicuri e protetti, e ci permetta di muoverci a nostro agio in un ambiente che abbiamo sotto controllo.
Non c’è nulla di sbagliato, a patto che le abitudini che ci siamo creati siano solo una base da cui partire per migliorare ed evolversi nel tempo.
A volte però pur di non dover affrontare il disagio di superare i propri limiti si idealizza, spesso sopravvalutandola, la situazione in cui ci si trova e, preferendo l’immobilità, si rinuncia a nuove opportunità ed esperienze di vita.
Eppure riuscire a superare una sfida, anche piccola, contribuirebbe ad accrescere la nostra autostima rendendoci più felici.
E allora perché tanta titubanza ad uscire dalla “zona di comfort”?
Pensiamo ad una situazione che ciascuno di noi ha vissuto almeno una volta nella vita: siamo in riva al mare, fa caldo ma rimaniamo sulla riva a vedere gli altri che si divertono in acqua. Siamo bloccati perché temiamo, per esempio, che l’acqua sia troppo fredda, fino al momento in cui qualcuno ci prende di peso e ci butta in mare. A quel punto ci accorgiamo di quanto si stia bene e di quanto sia stato sciocco non osato prima.
PERCHÉ USCIRE DALLA ZONA DI COMFORT
Ogni giorno, fin dalla nascita, ci trasformiamo, diventando persone sempre un po’ diverse. Crescendo e imparando, attiviamo piccoli cambiamenti che diventano a loro volta la base per cambiamenti più grandi.
Ma perché viviamo in questa fase di cambiamento perenne? Per adattamento, per riuscire a fare meglio qualcosa o non fare più qualcosa di vecchio.
Purtroppo esistono certi contesti della vita che a un certo punto non ci chiedono più niente, ad esempio un lavoro abitudinario che svolgiamo ormai quasi automaticamente o una relazione dove la routine si insegue uguale giorno dopo giorno e non ha bisogno di altro che ripetere gli stessi gesti. È incredibile riflettere su come ci si comporti in molte situazioni della vita che ci sono ormai familiari, attenendosi sempre allo stesso copione: diciamo “bene” quando ci chiedono come stiamo; mandiamo “cordiali saluti” a sconosciuti nelle email, e bofonchiamo “no, mi dispiace” quando qualcuno ci domanda dei soldi.
La zona di comfort è uno stato in cui rimaniamo immobili, galleggiando nello status quo.
Costituisce una pausa nel flusso della crescita personale ed è qualcosa da cui uscire se vogliamo che la nostra vita ricominci; ma per farlo è necessario scontrarsi e confrontarsi con qualcosa di „destabilizzante“.
Iniziare rompendo la routine quotidiana
Qualche semplice consiglio per cominciare:
1. Fare un viaggetto ogni tanto: basta un weekend fuori porta per scoprire nuovi posti e apprezzare la gioia delle piccole cose.
2. Seguire l’istinto: quando esci per una passeggiata non pensare al percorso che seguirai, lascia che siano i tuoi piedi a guidarti.
3. Portare una macchina fotografica: cerca soggetti interessanti da fotografare -persone, animali, fiori, edifici, ecc…- per considerare le cose da una prospettiva diversa.
4. Variare il percorso per andare al lavoro: prova percorsi alternativi per andare o tornare dal lavoro e magari ti accorgerai di qualche posto che non conoscevi.
5. Fare la spesa in negozi diversi: prova a entrare in negozi diversi e lasciati ispirare dalle novità.
6. Cambiare la routine giornaliera: puoi scegliere di lavarti i denti con la mano sinistra per qualche giorno o di cambiare posto a tavola, fare colazione in modo diverso, trascorrere una domenica ripulendo un pezzo di natura dalla plastica o facendo volontariato in un canile.
7. Imparare da chi ha intelligenza emotiva: esistono molte persone che possiedono un’intelligenza emotiva innata. Seguite la loro esperienza e basterà poco tempo passato con loro per “sentirsi come nuovi”.
9. Affrontare nuove sfide: sempre e comunque, di qualsiasi genere siano.
Niente scuse!
“Non sono obbligato a farlo“, “Non è il momento giusto”, “Non fa per me”, “Comincerò quando ...” sono tra le scuse più comuni per non intraprendere dei cambiamenti. Si tratta di un auto-inganno perfetto: non rinunciamo dichiaratamente al nuovo progetto, ma lo rimandiamo fino al verificarsi di determinate condizioni. In questo modo si procrastina all’infinito la decisione e si tiene in vita la speranza senza bisogno di concretizzarla.
Oltre la zona di comfort ci stanno attendendo nuove passioni, nuove capacità e nuovi modi di vivere. Imparare, sbagliare, imparare, fare meglio e imparare di nuovo. In fondo è proprio uscendo da un posto sicuro che si apre la possibilità di trovarne un altro, forse ancora più sicuro.
Foto: (c) Piumadaquila/fotolia.com
E voi cosa ne pensate? Vi capita mai di sentirvi prigionieri della vostra „zona di confort“? Cosa fate per spezzare la routine?
EMILIA31, 09.11.2017