Single è bello!

Single è bello!

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Si dice spesso che chi sceglie di vivere un’esistenza da single e, peggio ancora, di non avere figli, sia “una persona molto egoista”. Un egoismo che nasconderebbe, sempre secondo il senso comune, una grande tristezza. 

Ma è proprio così?

In realtà i risultati di una recente ricerca suggeriscono che non solo è falso il mito che i single siano tristi, ma che, al contrario, sono invece piuttosto felici.

   

Gli stereotipi.

Secondo i ricercatori dell’Università della California i single sarebbero ancora „vittime“ di alcuni stereotipi duri a morire.

La dott.ssa DePaulo, l’autrice del rapporto, analizzando quasi 1000 studi che in passato si sono occupati di psicologia di coppia e di single, ha scoperto prima di tutto  che i single hanno rapporti più stretti con i propri famigliari, con gli amici e con i colleghi e che sono più dediti al lavoro.

Quali sono le altre caratteristiche emerse dalla pubblicazione?

 

Non sono tristi e soli.

Quanti sostengono ancora il mito dei single tristi e soli, alla disperata ricerca di un’anima gemella?Dai risultati dello studio sembrerebbe invece che le persone sole siano più aperte alle nuove esperienze rispetto a quelle che hanno scelto la vita di coppia, che abbiano un maggiore senso di autodeterminazione e che quindi godano di una notevole autosufficienza psichica.

Cosa si intende con questo termine? 

L’autosufficienza psichica è il sentirsi sicuri e soddisfatti di se stessi. E’ un senso profondo di completezza e stabilità interiore.Sempre dagli Usa arrivano i risultati di un’altra ricerca che ha confrontato 1.486 persone sposate con 105 persone mai sposate, tutti oltre i 40 anni di età,  per cercare di capire che differenza ci fosse tra le due categorie riguardo l’aspetto del benessere psicologico personale.

Dall’analisi è emerso che più le persone erano autosufficienti, meno probabilità avevano di sperimentare emozioni negative e proprio i single si sono dimostrati più autosufficienti e quindi meno propensi a sperimentare emozioni negative.Per le persone sposate era vero il contrario: più una persona in coppia si dimostrava autosufficiente, più ne soffriva. Data l’interazione di diversi e numerosi fattori, non è stato però possibile individuare una causa specifica.

  

Felici di vivere da soli.

La gran parte degli intervistati si è dichiarata soddisfatta di non condividere la propria casa e la quotidianità con un partner affermando che, anchequalora avesse trovato un compagno di vita, avrebbe conservato un ricordo positivo del periodo vissuto da single.

Sembra insomma che le parole „zitella“ e „scapolo“ non solo abbiano perso definitivamente la connotazione negativa che avevano fino a qualche tempo fa, ma che la condizione di single sia diventata uno status da mostrare più con orgoglio che con imbarazzo.

 

Attenti alla crescita personale.

Spesso chi vive da solo dimostra una particolare propensione allo sviluppo psicologico e alla crescita personale con la quale si intende: “quella particolare forma di sviluppo umano che permette alle persone di scoprire le proprie potenzialità, spesso presenti ma inespresse.”Imparare a comunicare in maniera efficace, acquisire capacità di “problem solving“ adottando nuove prospettive e imparare a farsi valere diventando persuasivi, sono tutti esempi di crescita personale.

Le persone sole scelgono di investire il proprio tempo e i propri risparmi su se stessi, non solo per ottenerne una gratificazione immediata, ma per migliorarsi nel tempo.

 

Fanno amicizie durature.

È quasi scontato che quando le persone si sposano, perdano molte conoscenze ed amicizie, mettendole in secondo piano rispetto alla nuova vita a due. Le priorità vengono infatti dettate dal partner e dalla famiglia.In un articolo intitolato “Il matrimonio: il buono, il brutto e l’avido“, pubblicato sulla rivista scientifica Sage Journal, vengono descritti gli effetti indesiderati del matrimonio e come quest’ultimo possa riuscire a rompere i legami sociali dei coniugi.

Al contrario, i single riescono a curare più agevolmente le loro amicizie e questo fa di loro degli amici “migliori” e più affidabili.

 

Essere single è sempre una scelta?

Non si può discernere sempre con chiarezza se condurre una vita da single sia sempre frutto di una scelta o una necessità.Se molti giovani dichiarano di intraprendere una vita solitaria per coltivare la propria crescita personale, è anche vero che le persone più mature si trovano spesso a rimpiangere la scelta di non essersi circondati di persone significative nel corso della vita.

In altre parole, finché si è giovani, non è un problema fare i lupi solitari per affermarsi nel mondo. Il rischio è di doverne pagarne il prezzo quando, più in là con gli anni, cambieranno le esigenze e le prospettive di vita.

Concludendo, non c’è un progetto di vita migliore rispetto a un altro, ma«Ciò che conta è se siamo in grado o meno di trovare luoghi, spazi e persone che si adattano a noi, alla nostra vera natura».

 

E se invece ci si fosse stancati della „singletudine“ e si volesse trovare un partner? 

 

Ne parleremo nel prossimo articolo!

 

Buon Ferragosto a tutti!

 

Foto: (c) takasu/fotolia.com 

EMILIA31, 15.08.2019