Ah, lo shopping natalizio di una volta!

Ah, lo shopping natalizio di una volta!

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Perché mi hanno privata dello shopping natalizio? Forse ero distratta, ma è successo. La strada sembra ormai segnata: basta con lo shopping, avanti con la digitalizzazione delle richieste, con le consegne in tempo reale, con i pagamenti virtuali, con le "faccine" soddisfatte o aggrondate del mio smartphone.

 

 

Nel passato…

 

Tutti ricordiamo i bei tempi in cui ci si preparava a partire da casa per un giro di shopping compulsivo, estremo, liberatorio e insieme anestetizzante: era quasi un rituale collettivo, festoso e faticosissimo insieme, che avrebbe coinvolto per alcune ore tutte le nostre facoltà sensoriali e vitalistiche, per restituirci infine alla vita consueta stanchi ma soddisfatti per aver portato a termine un compito importante non solo nell'ambito familiare, ma anche per il consolidamento delle relazioni amicali, di buon vicinato o magari anche di convenienza sociale e d'affari.

Era insomma un prepararsi per un'impresa complessa, fortemente responsabilizzante e non priva di “rischi”…: abbiamo scritto tutti i nomi dei destinatari dei doni e le loro preferenze? Abbiamo annotato i regali già fatti per non rischiare la ripetizione? Abbiamo segnato il percorso da fare e, hic sunt leones, i negozi da visitare? I limiti di spesa per ciascuna delle voci rimanevano invece indefiniti, dipendenti dalle offerte dei singoli negozi dove a volte l'acquisto "d'impulso" avrebbe potuto portare a risultati insperati.

Ovviamente i guru del marketing ci avevano insegnato che gli acquisti importanti, sia dal punto di vista economico che da quello emotivo, richiedono la possibilità di confrontare un numero ampio di offerte. Ed ecco dunque le vie centrali delle nostre città trasformarsi in arene colorate e luminosissime in cui si svolge il classico match tra la qualità e il prezzo, tra l'apparenza e la sostanza, tra il desiderio e il budget personale. 

 

Oggi…

 

Considerate le crescenti difficoltà di parcheggio o addirittura il divieto di entrare in centro città, sono stati poi introdotti i moderni centri commerciali nelle vicinanze di casa: centinaia di negozi, supermercati, bar, ristorantini, ma soprattutto un tetto per quando piove e un alito di aria condizionata per quando fa troppo caldo.

Ciò a cui nessuno nel vecchio centro urbano aveva mai pensato, era di prolungare l'orario di apertura del negozio fino a notte inoltrata e poi anche durante le festività, sia le domeniche sia le altre feste comandate. Sembra che un nuovo, grandissimo centro commerciale in Lombardia, preveda di restare aperto anche il giorno di Natale. Un’ottima chance per i distratti che potranno correre a comprare l'ultimo regalino anche la mattina del 25 Dicembre.

 

Nel futuro…

 

Poi è arrivato chi ha risolto il problema alla radice: basta con le corse alla ricerca dell'ultimo pacchettino! Amazon e altri siti affini vi porteranno tutti i vostri acquisti a casa. Non che la cosa sia del tutto innovativa: già molti decenni fa esisteva il servizio "Postalmarket", ma era veramente cosa da principianti: un fascicolo di carta con molte fotografie per scegliere, l'ordine inviato per posta, i non rapidissimi tempi di consegna dell'acquisto, ecc. Oggi siamo in faccia al futuro e aspettiamo che un servizio di "droni" possa ulteriormente accelerare le consegne, sbarcandole magari direttamente sul balcone di casa. Quasi come la Befana o il Babbo Natale di altri tempi. Loro però dovevano accontentarsi di far scendere i doni dalla cappa del camino.

Abbiamo raggiunto l'obiettivo. Non andremo più in città a cercare l'oggetto originale, imprevisto, quello che avrebbe fatto esclamare: "Che bello, dove lo hai trovato!?". E non potremo più rispondere: "Ma sai, nel negozietto della signora Rosetta, riesco sempre a trovare una cosa originale per te".

No, troveremo sempre e soltanto ciò che altre migliaia di aspiranti donatori avranno acquistato scegliendo da un catalogo elettronico e avranno ricevuto da un camioncino che sfreccia veloce nel traffico. 

Avremmo voluto, forse avremmo potuto calarci nel rito collettivo dell’acquisto, ma alla fine è stato molto più "easy" ricorrere al pc comodamente seduti sul divano di casa.

Dopotutto la velocità è a sua volta un valore.... anche se ci priva di alcuni altri valori che invece pensavamo ormai acquisiti.

 

 

Foto: (c) patrylamantia/fotolia.com

 

 

E voi cosa ne pensate? Vi avvalete dei moderni sistemi di acquisto o preferite ancora andare personalmente per negozi?

 

   

 

EMILIA31, 29.11.2017